GIANGIACOMO SPADARI

Opere Disponibili

Nato nella Repubblica di San Marino nel 1938, durante gli anni dell’infanzia Giangiacomo Spadari si trasferisce a Roma, da dove nel 1961 parte per Milano; nella città lombarda sviluppa la sua carriera artistica, trascorrendo dal 1972 anche lunghi soggiorni a Parigi.Lunga e articolata la serie delle esposizioni personali, inaugurata nel 1961 alla Galleria Spotorno di Milano,nelle quali l’opera dell’artista è presentata al pubblico; tra le mostre più importanti si ricordano le rassegne alla Galleria Gian Ferrari di Milano nel 1965, La contestazione autorizzata alla Libreria Einaudi di Milano nel 1966, alla Bergamini di Milano nel 1968, Due o tre cose che so di politica alla Galleria Schwarz di Milano nel1970, La Rosa e il Leone sempre alla Galleria Schwarz di Milano nel 1972, Rosa Luxemburg, una vita per il socialismo alla Galerie Poll di Berlino nel 1973, al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles sempre nel 1973, al Muséed’Art Moderne de la Ville de Paris – Arc 2 di Parigi nel 1974, Garibaldi e il compromesso storico alla Galleria Borgogna di Milano nel 1975, Immagini da film alla Galleria Rizzardi di Milano nel 1976, Tra cronaca e storia:il 1968 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1979, Il tempo della natura alla Galleria Bergamini di Milano nel 1982, La pitié de l’amour alla Galerie Bercovy-Fugier di Parigi nel 1988, I paesaggi della Biennale di Venezia al Museo d’Arte Moderna della Repubblica di San Marino nel 1989, Giangiacomo Spadari a Palazzo Ducale di Pavullo nel Frignano (Modena) nel 1990, I sette peccati capitali alla Galleria L’Eroica di Milano nel 1992, Amarcord alla Galerie du Centre di Parigi nel 1993, Autobiografia allo Studio Spaggiari di Milano nel 1996. L’artista muore a Milano nel 1997.Nel 2007 alla Galleria Annunciata di Milano si tiene la mostra Spadari un pittore europeo a cura di W.Guadagnini. Nel 2010 la Fondazione Martínez Guerricabeitia ospita un’antologica Spadari cronista visual all’Università di Valencia in Spagna. Nel 2016 il museo di Villa Tamaris a La Seyne-sur-Mer gli dedica l’anto-logica Spadari, un franctireur de l’image.